Un’azienda di credito, per essere considerata tale, deve offrire tre principali servizi: prestare denaro, ricevere depositi e creare moneta.
La moneta naturale
Già ai tempi degli antichi Egizi esistevano enti simili a banche centrali che svolgevano una parte limitata di queste attività a beneficio di una ristretta cerchia di nobili e sacerdoti. Non esistevano ancora i soldi e a quei tempi si usava la moneta naturale, come ad esempio barre d’oro o d’argento, grano e capi di bestiame. Non potevano quindi svolgere la terza e più importante funzione, ovvero quella di creare moneta e diffondere e tutelare il benessere del sistema.
La nascita delle banche: una storia italiana
Bisognerà attendere decine di secoli prima di trovare istituzioni che possano essere definite a tutti gli effetti vere e proprie banche.
La loro storia è tutta italiana, ambientata nelle ricche città del centro-nord agli inizi dell’epoca rinascimentale. Fino a quel tempo, almeno sotto il profilo dello sviluppo economico e sociale, l’Europa era dominata da tre regioni principali: le Fiandre, la Francia e l’Italia settentrionale.
Queste aree possedevano fiorenti manifatture connesse l’un l’altra da una fitta rete di relazioni commerciali, Il trasferimento dell’oro e dell’argento per saldare il corrispettivo dei beni scambiati rappresentò il primo passo verso la creazione della prima banca.
La nota di banco: precursore del moderno assegno
Il secondo importantissimo passo fu compiuto con l’invenzione di uno strumento molto simile al moderno assegno: ciò accadde quando un mercante italiano propose ad un collega fiammingo di ricevere in pagamento non una certa quantità di oro, ma una nota di banco, cioè un foglio di carta su cui veniva apposta la firma e il sigillo di chi la garantiva, attestando il deposito della stessa quantità di metallo prezioso presso qualche banchiere-custode.
Da lì in poi il passo fu breve e i mestieri del prestasoldi e dei cambiavalute progredirono rapidamente in servizi sempre più complessi e personalizzati, tali da far nascere la figura del banchiere a pieno titolo. Come anticipato, fu proprio in Italia e più precisamente nella Repubblica di Genova che nacque la prima banca moderna. La Casa di San Giorgio, antica residenza dei Capitani del Popolo, che si trasformò prima in Cassa, per divenire poi Compere e infine Banco di San Giorgio nel 1407. Negli stessi anni si svilupparono a Firenze il Banco de Medici, quelli dei Bardi e dei Peruzzi, e pochi anni dopo il Giro Banco di Venezia.
La gestione dei patrimoni dei ricchi mercanti
Rapidamente queste nuove istituzioni si resero conto che avrebbero potuto realizzare profitti soprattutto amministrando i patrimoni di ricchi mercanti. Iniziò quindi una competizione tra i Comuni italiani e le altre regioni manifatturiere d’Europa per garantire servizi bancari di maggior qualità e sofisticatezza.
I clienti era ospitati in sedi confortevoli e sicure nelle principali località commerciali europee e del vicino Oriente, offendo loro un’accoglienza e una protezione anche militare.
Il ruolo strategico della Svizzera
La Svizzera assunse una grande importanza come piattaforma commerciale grazie alla sua posizione strategica al centro dell’Europa, circondata dalle Alpi e angusti e ben protetti passaggi alpini. Dipendendo molto dai mercanti e dagli specialisti finanziari stranieri, la Svizzera investì molto nell’industria bancaria permettendo a molte aziende di credito locali di sbocciare e diventare il centro di sviluppo dei più moderni servizi di Private Banking al mondo.
Solo ricordando la storia e il prestigio dei servizi offerti dalle banche nei secoli passati è possibile recuperare il ruolo centrale e determinate per la tutela del risparmio degli istituti di credito nell’era della digitalizzazione e dei bassi tassi.
Per parafrasare il grande filosofo George Santayana; “Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla, mentre chi la conosce può decidere come cambiarla”.
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